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Consiglio di Stato, Sez. VI, 8 aprile 2016 n. 1393 - Nel caso di un'ordinanza di demolizione non motivata con riferimento alle ragioni di pubblico interesse, relativa ad alcuni abusi su immobile realizzato nel 1970 e adottata dopo oltre 24 anni dal provvedimento di diniego di condono edilizio, deve ritenersi che  il notevole lasso di tempo trascorso tra la commissione dell'abuso e l'adozione del provvedimento demolitorio, nonchè l'inerzia dell'amministrazione preposta alla vigilanza, possano ingenerare un legittimo affidamento in capo al privato, in relazione al quale grava sul Comune almeno l'individuazione di uno specifico interesse pubblico all'emissione della sanzione demolitoria. Tale interesse deve essere idoneo a giustificare il sacrificio dell'interesse privato, non essendo sufficiente il mero ripristino della legalità. Ciò, nonostante l'ordientamento giurisprudenziale prevalente ritenga che la vetustà dell'opera non esclude il potere di controllo e sanzione dell'amministrazione, il cui esercizio non è soggetto a prescrizione o decadenza.

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